Bonsai

L’arte del Bonsai è una antica pratica orticola che trasforma alberi ordinari in vere e proprie opere d’arte viventi. Nel nostro vivaio, abbiamo riservato da sempre una grande importanza a quest’arte, costudendo esemplari molto particolari ed avvalendoci di un maestro specializzato il questo tipo di coltivazione, grande appassionato di piante e della cultura giapponese.

Offriamo numerosi servizi legati alla cura e alla cultura di queste particolari piante. E’ infatti possibile ricevere assistenza per rinvasi, potature e messa in forma.
Ogni anno organizziamo corsi specifici per consentire a tutti di avvicinarsi a questa splendida arte e scoprire le sue delicate tecniche.

L’arte del Bonsai nasce in Giappone come simbolo di naturalezza, semplicità, asimmetria, concentrazione sull’essenziale, e armonia tra uomo e natura. È un’icona del buddismo zen e assume così il significato di oggetto religioso la cui contemplazione è un esercizio di meditazione.

Il Bonsai, attraverso la sua riduzione in scala, deve riportare alla mente di chi lo osserva l’immagine dell’albero nel proprio ambiente naturale. L’obbiettivo finale di quest’arte è di testimoniare il lento cambiamento della natura, suggerendo all’osservatore un senso di pace interiore.
In Europa, la coltivazione del Bonsai è considerata inoltre una vera e propria arte fine a se stessa, che richiede un esercizio di pazienza e di conoscenze techniche ed artistiche.

La traduzione dell’ideogramma BON (vaso) SAI (pianta) significa letteralmente albero infisso in vaso. All’interno dell’ideogramma BONSAI, però, sono racchiusi alcuni simboli che danno molte più informazioni e ne ampliano il significato.

Il vassoio (bon): è qualcosa di più elegante e raffinato di un semplice vaso da coltivazione. I vasi bonsai sono parte integrante della composizione. Si potrebbe paragonare il rapporto che intercorre tra la pianta e il vaso con quello tra quadro e cornice.

Il terreno: parte integrante del tutto.

L’albero: il protagonista della composizione.

Lo strumento da taglio: è un simbolo molto antico (lama affilata, coltello, forbice) che rappresenta la necessità del suo utilizzo per la realizzazione finale. Oppure, più semplicemente, l’intervento dell’uomo sull’araki, la pianta grezza mai lavorata prima.
Il vassoio, il terreno, l’albero e lo strumento da taglio, costituiscono i quattro aspetti di uno stesso ideogramma. Si sommano dando vita ad un’immagine molto più ricca e complessa delle sue singole parti.

Tra i più popolari ci sono l’acero giapponese (acer palmatum), celebre per le sue foglie lobate e i colori autunnali vibranti, il ficus bonsai (ficus retusa), con foglie verdi lucide e la capacità di adattarsi a diverse condizioni, e il ginepro prostrato (juniperus procumbens), con la sua forma prostrata e alle radici esposte. Nel nostro vivaio però realizziamo e coltiviamo anche numerose altre specie tipiche della flora italiana e della nostra area geografica, come quercus ilex, quercus suber, acer campestre; non solo, ci piace sperimentare questa tecnica di coltivazione anche con rose, alberi da frutto e piante particolari.

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