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Attenzione al caldo torrido, soprattutto nelle giornate ventose, una prolungata assenza di acqua potrebbe far morire il vostro bonsai.
ESPOSIZIONE: l’esposizione ideale, per le vostre piante, è quella che permette di ricevere il sole del mattino ed il pomeriggio in ombra. Se questo non è possibile ombreggiate utilizzando teli o incannucciate. E’ possibile anche interrare il vaso bonsai in un vaso più grande, anche un normale vaso da coltivazione, utilizzando invece che della terra del muschio o della torba. Ci sono delle essenze che non temono il sole diretto, ad esempio i rosmarini e gli ulivi. Ogni mese, su questa pagina web, verrà trattata in modo monografico una specie vegetale, tra le più comuni, utilizzate per i bonsai. Gli alberi malati, verranno collocati in un posto ombroso ma molto luminoso.
ANNAFFIATURA: evitare di bagnare le foglie sotto il sole, si potrebbero avere delle brutte bruciature. Annaffiare o al mattino presto o a sera tardi. Ricordate che un buon terriccio permetterà, in questo mese, di annaffiare una sola volta al giorno. Arrivati a sera la terra dovrà essere asciutta.
FERTILIZZAZIONE: ultimo mese per fertilizzare prima della pausa estiva. Usate un concime a basso tenore di azoto. In questo mese un concime liquido è l’ideale.
POTATURA: in questo mese è ancora possibile defogliare gli aceri e i ficus. Sui bonsai da fiore devono essere tolti i boccioli rimasti, per non privare la pianta di preziose energie. I frutti, se molto numerosi, vanno tolti, scegliendo quelli meglio disposti.
TRAPIANTO: è sconsigliabile effettuare trapianti a luglio.
TRATTAMENTI: attenzione soprattutto al ragnetto rosso, che, poco visibile, può procurare danni seri soprattutto gli olmi cinesi. A scopo preventivo usare un acaricida e larvicida. Esaminate, con attenzione, i tagli effettuati sul tronco e sui rami. Le ferite non devono avere tracce di marciumi o infestazioni. E’ possibile utilizzare insetticidi spray contro afidi e cocciniglie. Se l’infestazione è limitata, gli insetti si possono eliminare manualmente utilizzando dell’ovatta imbevuta di 3 parti di acqua e una di alcool denaturato.
Romolo Patrizi