Le piante del giardino e del balcone ci rallegrano la vista e lo spirito con le loro fioriture, e la loro fresca rigogliosità. Tuttavia, immancabilmente si ammalano, soprattutto in primavera e autunno, mentre con il caldo estivo sono attaccate da parassiti di varia natura. Per proteggerle dobbiamo irrorarle, a malincuore, con prodotti chimici. Ma oggi esistono diverse alternative alla lotta chimica. Vediamone alcune.
L’utilizzo di spray velenosi per curare le piante sembra inevitabile. Siamo coscienti che essi possono essere pericolosi per la salute nostra, dei nostri bimbi e degli animali domestici; prendiamo quindi precauzioni di varia natura, come quella di effettuare il trattamento approfittando dei periodi di assenza dei nostri cari o di spostare la pianta, se è in vaso, in un luogo appartato per qualche giorno per poi rimetterla al suo posto quando si suppone che i residui siano scomparsi. Nel contempo confidiamo nel fatto che la ricerca, e la normativa in continuo aggiornamento, allontanino dal commercio le sostanze più pericolose.
Infatti, negli anni recenti i ricercatori hanno studiato con attenzione il problema allo scopo di limitare la pericolosità delle molecole utilizzate, e trovato molte soluzioni alternative. Purtroppo le novità della ricerca non sempre trovano immediata diffusione. Importanti tecniche che sono state messe a punto già da molti anni e che vengono regolarmente impiegate dagli operatori nel settore agricolo, dove la riduzione dei residui chimici è fondamentale perché di quei prodotti ci nutriamo, sono per lo più ignorate dalla maggior parte dei consumatori amanti del verde.
La scienza ha svelato che anche nei nostri giardini e terrazzi vi è un mondo microscopico che ci circonda, di cui praticamente non ci rendiamo conto, in cui piccoli organismi si affrontano nell’eterna lotta per la sopravvivenza. Gli insetti erbivori (detti fitofagi) che si alimentano delle piante, vengono attaccati da una moltitudine di predatori carnivori che a loro volta se ne nutrono. Questo è quello che avviene in natura, da milioni di anni ma, come spesso succede, l’intervento dell’uomo modifica questo ciclo alterandone l’equilibrio. Per liberarci dei fastidiosi insetti che insidiano le nostre piante ornamentali, li trattiamo con prodotti chimici, ma così facendo, senza accorgercene, sterminiamo anche i loro antagonisti naturali. Allora il problema presto si ripropone, interveniamo nuovamente e così via in una spirale senza fine. In agricoltura questo meccanismo ha portato, in passato, a trattare chimicamente i frutteti, i campi di cereali e gli ortaggi fino a circa 40 volte in una stagione, con un conseguente diffondersi di residui chimici sulle nostre tavole. Fortunatamente, grazie al lavoro di ricercatori e alla divulgazione da parte degli agronomi, gli agricoltori già da molti anni hanno imparato a limitare i trattamenti chimici con forte sollievo per la salute pubblica, per l’ambiente e… per le tasche di tutti.
Cosa si può fare nel giardino?
Alcuni organismi vengono allevati nelle biofabbriche e acquistati dagli agricoltori che li liberano in ambienti circoscritti come le serre, ma anche in campo aperto, proprio come un trattamento antiparassitario. Questi organismi, Coccinelle, Crisope, Mosche Sirfidi, Microvespe parassitoidi e vermi microscopici detti Nematodi vengono liberati sulle piante in totale sicurezza e assenza di pericolo. Il loro compito è quello di andare ad attaccare quello specifico patogeno che sta creando un danno alla nostra coltura, o nello specifico alla nostra pianta in giardino o in terrazzo. Le coccinelle sono le più popolari, non fosse altro per la loro colorazione.
Queste tecniche vengono utilizzate già dai primi anni ’90 in agricoltura biologica, ma non è facile, ancora oggi, trovare questi prodotti in vendita nelle città. Certamente, si tratta di esseri viventi che resistono solo 3-4 giorni all’interno delle confezioni, ma con un minimo di accortezza sia da parte del venditore che dell’acquirente, l’utilizzo di queste tecniche alternative danno ottimi risultati. I prodotti possono essere acquistati in punti vendita specializzati.
Volendo essere rispettosi dell’ambiente rimanendo in un ambito più tradizionale, è possibile acquistare prodotti (definiti biologici) che si usano in modo classico, come un qualunque pesticida che si diluisce nello spruzzatore e si irrora sulle foglie. Le confezioni e le modalità di utilizzo sono identiche (flaconi, etichette, avvertenze), ma il contenuto presenta differenze sostanziali sia per i modi in cui vengono prodotti sia per i meccanismi di funzionamento. In primo luogo va detto che vengono estratti anziché essere sintetizzati; significa che si ottengono da minerali o da organismi viventi (piante, funghi, batteri) che li producono naturalmente, anziché assemblati in laboratorio a partire da singole molecole. Poi, se usati correttamente, sono innocui per l’uomo ed hanno soprattutto un grande vantaggio: sono stati selezionati nella sperimentazione per essere tossici solo verso le specie dannose (fitofaghe) e lasciando indenni le specie utili (predatori, parassiti animali) oppure sono letali anche verso di essi ma si degradano rapidamente senza danni collaterali per l’ambiente. Tra i più noti si ricordano: il Piretro, l’Olio di Neem, lo Spinosad, i Saponi molli, l’Olio bianco, e i prodotti a base di Rame e di Zolfo.
Infine, non vanno dimenticati i numerosi dispositivi per impedire l’arrivo delle specie dannose sulle piante, ovvero trappole mirate per uno specifico parassita.
Insomma con l’aiuto della natura, in modo naturale riusciamo a mantenere belle e sane le nostre piante, sicuri che comunque non facciamo male all’ ambiente che ci circonda. Se vuoi saperne di più i vuoi partecipare a dei seminari sull’ argomento invia una Mail a: info@hortidiveio.it.
Attraverso il nostro team di professionisti siamo in grado di fornirvi consulenze agro-forestali ad hoc per la lotta biologica tramite la vendita di prodotti biologici per la cura delle piante.