Come coltivare le orchidee

come curare le orchidee in vaso vivaio Roma Horti di Veio

Le orchidee si trovano in genere in una posizione leggermente luminosa ma ben lontana dal sole diretto e i nutrienti a cui hanno accesso non sono certo disponibili  in grosse quantità; detriti vegetali che rimangono negli incavi della corteccia o dei rami, guano e poco altro.

Volendoci ispirare alla natura un buon modo per coltivare le orchidee è quello di innaffiarle per immersione una volta a settimana in modo che le radici assorbano la quantità d’acqua necessaria al loro fabbisogno e  cosa importante garantire un substrato di coltivazione che si asciughi entro 2-3 giorni dalle innaffiature di modo che si evitano i marciumi radicali.

In inverno si possono spostare in un luogo più luminoso finanche a fargli prendere qualche ora di sole al mattino o al pomeriggio mentre nei mesi più caldi è bene esporle alla luce ma mai al sole diretto. Per quanto riguarda le concimazioni è importante non eccedere impiegando concimi a basso titolo una volta al mese.

Di seguito elenchiamo alcuni semplici accorgimenti per una corretta coltivazione:

  1. Evitare di danneggiare qualsiasi parte della pianta, siano esse foglie, fiori o radici e se incidentalmente si dovessero provocare delle ferite, è bene spolverare la parte danneggiata con polvere di cannella;
  2. Eliminare le parti di substrato marce, le foglie morte e le radici avvizzite;
  3. Non nebulizzare la pianta durante le ore più calde della giornata per evitare ustioni fogliari;
  4. Applicare degli umidificatori ai termosifoni per non seccare in maniera eccessiva l’aria;
  5. Dopo aver rinvasato ed eliminato le radici danneggiate, aspettare una settimana prima di innaffiare per consentire alle ferite di cicatrizzare;
  6. Se si posseggono molte orchidee è bene non tenerle a stretto contatto tra loro onde evitare il diffondersi di patologie;

Tra le principali problematiche che si possono riscontare elenchiamo le fisiopatie dovute a cause puramente fisiche, patologie dovute ad insetti ed acari e patologie dovute ai funghi.

FISIOPATIE

– un eccesso idrico può provocare la caduta delle foglie;

– una scarsa irrigazione può causare la cascola dei fiori;

– una scarsa umidità ambientale può essere la causa di foglie poco idratate;

– una cattiva illuminazione può portare ad una mancata fioritura;

– un eccesso di luce sulle foglie non perfettamente asciutte può provocare bruciature fogliari, inoltre, l’ustione rappresenta una via privilegiata per l’ingresso dei funghi.

PATOLOGIE DOVUTE AD INSETTI E ACARI

In condizioni di squilibrio ambientale le orchidee sono più soggette ad attacchi patogeni.

cocciniglia bruna o cotonosaCocciniglia bruna oppure cotonosa:

Questi insetti sono molto temuti in quanto difficili da eliminare. Un primo tentativo di lotta può essere quello di pulire la pianta utilizzando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool denaturato. Se questo tentativo non dovesse apportare gli effetti desiderati è necessario rinvasare la pianta eliminando il vecchio substrato sostituendolo con quello nuovo e pulire in modo accurato sia le radici che le foglie sotto un getto d’acqua corrente a temperatura ambiente. E’ in ogni caso consigliabile effettuare  un trattamento con olio minerale nelle dosi di 20 ml per litro d’acqua.

afidiAfidi:

In seguito agli attacchi degli afidi le foglie possono risultare ingiallite e i germogli ed i boccioli fiorali si deformano ed arrestano il loro sviluppo. Gli insetti producono abbondante melata, una sostanza zuccherina  appiccicosa che imbratta la vegetazione. Gli afidi vanno combattuti tempestivamente in quanto oltre al danno diretto sono anche vettori di numerosi virus nei confronti dei quali non esiste cura. Per combatterli sono necessari insetticidi specifici, che agiscono sia per contatto che per ingestione. Un prodotto molto efficace a basso impatto ambientale è l’olio di Neem nelle dosi di 2ml/l d’acqua ad azione sistemica o il piretro nelle dosi di 1,5 ml/l d’acqua ad zione di contatto.

ragnetto rossoRagnetto rosso:

L’attacco dei ragnetti rossi comporta la comparsa di piccoli puntini decolorati sulle foglie e la presenza di una sottile ragnatela soprattutto sulla pagina inferiore della foglia. Successivamente le foglie si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. In genere si riesce a tenerli sotto controllo aumentando la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma in quanto la presenza di umidità favorisce la loro scomparsa, e tenendo le foglie pulite in quanto la polvere gli fa da protezione. In caso di forte attacco l’olio minerale ha un’azione efficace nelle dosi di 20 ml per litro d’acqua.

PATOLOGIE DOVUTE A FUNGHI

phytophthoraMarciume nero delle foglie, dei pseudobulbi e delle radici (marciume nero):

Questa patologia può essere causata dalla Phytophthora spp. o dal Pythium spp. e si manifesta con macchie di colore nerastro circondate da un alone giallastro sulle parti verdi della pianta. I fattori determinanti sono una bassa temperatura ed una elevata umidità. Quando l’attacco raggiunge i pseudobulbi o le radici, può causare la morte della pianta.

Botrytis_CinereaMarciumi fogliari o fiorali:

Può essere causata dal fungo del genere Botrytis spp., un fungo molto polifago che provoca gravi danni nell’orchidea. Questo patogeno è agevolato da una elevata umidità, una scarsa circolazione dell’aria e una bassa temperatura. Può attaccare sia i fiori che le foglie.
I tessuti colpiti appaiono molli e sui petali si osservano macchie rotonde o circondate da un alone più scuro che via via si estende a tutta la macchia.

Il fungicida Previcur  a base di propamocarb può essere utilizzato sia a scopo preventivo che curativo per entrambe le patologie sopra menzionate:

  • su piante sane è possibile somministrare il fungicida a scopo preventivo in primavera ed in autunno nella dose di 2-3 ml per litro d’acqua mediante innaffiatura;
  • su piante malate la dose da utilizzare per litro d’acqua a scopo curativo va da 3 a 5 ml per lt d’acqua.

È utile integrare al Propamocarb l’Aliette (fosetil alluminio) anch’esso prodotto sistemico che non agisce direttamente sul fungo ma stimola la pianta a produrre le difese naturali antimicrobiche.

fusariosiAntracnosi:

Il fungo comporta la comparsa su tutte le parti aeree della pianta di macchie brune rotondeggianti, depresse, nettamente separate dalla parte sana.
L’elevata umidità favorisce lo sviluppo della malattia. Quasi tutte le orchidee sono sensibili a questo patogeno. La lotta va impostata tagliando ed eliminando fisicamente le parti infette. Una buona ventilazione rende difficile il crearsi delle condizioni ideali per lo sviluppo del patogeno.

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